Milano, luglio-agosto 2010 – “E’ difficile raddrizzare le cose storte - ha spiegato - ma in questo caso ce la stiamo facendo. Nove mesi di “proficua gestazione” fanno nascere la gestione che vogliamo: trasparente, efficace, attiva e al servizio dell’utenza. Aler gestisce con lo spirito del privato e con la sensibilità del pubblico. Lo spirito del privato riguarda l’efficienza gestionale degli edifici. Lo spirito del pubblico è quella dell’attenzione sociale ai cittadini che vi abitano. I risultati positivi di un sistema complesso sono quando si coniugano virtuosamente gli aspetti della quadratura economica con quelli dell’equilibrio sociale”. Lo ha detto l’assessore alla Casa Gianni Verga, dopo la riunione di Giunta, presentando alla stampa i risultati dei primi nove mesi, da ottobre 2009, di gestione da parte di Aler Milano degli alloggi di edilizia residenziale pubblica di proprietà del Comune di Milano.
Dopo sei anni di gestione in mano ai privati, si è deciso di affidare ad Aler il patrimonio di case popolari comunali.
“Il lavoro che stiamo svolgendo in stretta collaborazione con il Comune di Milano – ha detto il Presidente di Aler Milano, Loris Zaffra - dopo la prima fase ricognitiva e preparatoria, porterà in tutti i quartieri di edilizia popolare di questa città una maggiore sicurezza, qualità della vita e dignità a tutte le famiglie”.
Sono stati completati i sopralluoghi congiunti Comune e Aler - la cosiddetta anagrafe del patrimonio - ed è stata effettuata la consegna definitiva della totalità degli immobili comunali ad Aler Milano per la gestione degli stessi. L’analisi dello stato manutentivo del patrimonio permette, ora, di predisporre la Relazione Programmatica che anticipi gli ambiti di maggiore urgenza su cui intervenire: servizi, forniture, attività tecnico manutentive.
Entro febbraio 2011, Aler completerà l’anagrafe dell’utenza, quindi un’analisi degli inquilini in affitto (condizioni sociali, reddituali e patrimoniali). Questo permetterà di applicare correttamente i canoni di locazione previsti dalla legge regionale 27/2009, ma anche di poter aiutare i nuclei meno abbienti con dei contributi ad hoc.
E’ stata svolta un’accurata analisi del patrimonio comunale denominato degli “usi diversi”, ovvero gli spazi che non sono adibiti ad abitazione. Sono state rilevate unità sfitte che sono state messe immediatamente a bando o a favore di associazioni senza scopo di lucro o per spazi commerciali. L’obiettivo è quello di disporre la tempestiva contrattualizzazione delle unità immobiliari sfitte. L’Aler deve mantenere aggiornata costantemente la disponibilità degli usi diversi sfitti e disponibili per l’assegnazione utilizzando il Sistema Informatico.
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