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Oggi siamo qui, in viale Zara, di fronte al cippo, che ricorda il 28° Anniversario di Erminio Vittorio Carloni, vittima del terrorismo ad opera dei NAR. Erminio è caduto, durante il lavoro e nell’esercizio delle sue funzioni di Guardia Giurata della Mondialpol alla agenzia 15 del Banco di Napoli in viale Zara, ove il nucleo dei terroristi avevano tentato una rapina per autofinanziarsi.
Come coordinatore della Lombardia e come membro del Direttivo nazionale dell’AIVITER, sono qui in mezzo a voi, amici della Filcams, per esprimere tutta la mia commossa vicinanza ad una vittima del terrorismo, dimenticata per anni, come se fosse una vittima di Serie B e che solo grazie a voi è stata riscoperta e onorata. Il “dovere della memoria” ci impone di fare rivivere la sua figura umana di lavoratore, di uomo generoso con affetti e amicizia, di delegato sindacale, impegnato in un settore duro e difficile, come quello della vigilanza.
Carloni era un uomo coraggioso, che conduceva battaglie democratiche all’interno del proprio sindacato di categoria e fu tra i protagonisti a chiedere che le guardia giurate fossero munite di un giubetto antiproiettile, in quanto i lavoratori di settore, all’epoca, erano esposti a seri rischi di vita contro la criminalità comune e organizzata.
Erminio Carloni è stato per anni una vittime dimenticata e senza alcun diritto risarcitorio da parte dello Stato, solo perché, un uomo solo che non aveva ancora una famiglia propria e neanche parenti stretti.
Sono stati i colleghi della Filcams a riscoprire il sacrificio di un loro delegato sindacale, dandogli protezione e il calore degli affetti familiari mancati, almeno dopo la sua tragica morte. Per me e per tutti i familiari delle Vittime del Terrorismo di Milano, della Lombardia e d’Italia, Erminio Carloni è un fratello di sangue al quale ci sentiamo profondamente legati. Io sono commosso per il suo sacrificio e per la dimenticanza sia pure involontaria.Oggi mi considero suo fratello maggiore!
La Presidenza della Repubblica, proprio il 9 maggio del 2008, nel volume “Per non dimenticare le vittime del terrorismo nell’Italia repubblicana”, a pagina 40 ricorda anche il sacrificio di Erminio Carloni. Questo è stato il primo significativo riconoscimento da parte dello Stato ad un eroe della quotidianità, che merita di entrare a far parte di “una memoria condivisa” per tutti gli italiani e, in particolare, per le nuove generazioni e gli alunni delle scuole dell’area milanese.
L’Associazione Italiana Vittime del Terrorismo segue con attenzione la domanda presentata al Ministero dell’Interno, sin dal maggio 2008, per il riconoscimento di “Vittima del Terrorismo” al di là degli inghippi burocratici.
Solleciteremo, come AIVITER, Il Ministero dell’Interno per tale riconoscimento morale e istituzionale per la onorificenza, da parte del Presidente della Repubblica, con la consegna della “medaglia d’oro di vittima del terrorismo” ad Erminio Carloni, rappresentato dal suo sindacato di categoria.
Erminio non sentirti solo! I familiari delle vittime e i feriti del terrorismo ti hanno sempre nel loro cuore, perché tu sei veramente nostro fratello di sangue!
.. tutto fa parte dei ricordi.. ci aiutano a vivere.. e a migliorarci! Chttp://astraldipoeta.blogspot.com/MQ "Se son rose.."
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