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GALLERIA VITTORIO EMANUELE. VIA AL
PIANO DI VALORIZZAZIONE, PER IL COMUNE INTROITI PER 1 MILIONE DI EURO
Castellano: “Una ‘casa delle associazioni’ per i soggetti senza scopo di lucro”
Milano, gennaio 2012 – Gare pubbliche per individuare i nuovi affittuari, contratti a prezzo di mercato, ristrutturazione degli immobili a carico dei concessionari. Cambiano i criteri di gestione della Galleria Vittorio Emanuele, con un piano di valorizzazione all’insegna della trasparenza e della razionalizzazione degli spazi, che consentirà all’Amministrazione comunale di aumentare gli introiti dagli attuali 127.000 euro a 1.085.000 euro all’anno.
Il progetto di messa a reddito è imperniato sulla valorizzazione dei piani alti dei cinque palazzi della Galleria, per una superficie complessiva di 2.714 metri quadri. Attualmente, il valore medio degli affitti è di 46 euro al metro quadro, a fronte di una stima di mercato di 400 euro che, se applicata, porterebbe a un incremento degli affitti di oltre il 750%.
Di comune accordo con gli affittuari, l’Amministrazione sta studiando soluzioni alternative per i soggetti che hanno sede in Galleria. Si tratta di una procedura già sperimentata con il bando di via Foscolo 3 e con il Fondo Immobiliare 1 e 2. In particolare, per gli enti e le associazioni l’ipotesi è offrire l’immobile di via Duccio di Boninsegna 21/23, dotato delle caratteristiche più favorevoli per ospitare soggetti senza scopo di lucro. In questo modo, inoltre, enti e associazioni potrebbero beneficiare di un abbattimento del 70% dell’affitto in base a quanto previsto dal Regolamento comunale per le sedi in posizione semicentrale.
“Abbiamo ascoltato una per una tutte le associazioni locatarie degli spazi in Galleria e preso nota di tutte le loro esigenze. L’edificio di via Duccio di Boninsegna è particolarmente adatto per ospitarle, in quanto prestigioso e situato al centro. Ogni associazione avrà modo di verificare l’idoneità dei nuovi spazi e poi decidere. Abbiamo preso questa decisione nell’interesse della città: in un momento di grande crisi non è concepibile non valorizzare il patrimonio immobiliare più prestigioso”, ha dichiarato l’assessore alla Casa e Lavori pubblici Lucia Castellano.
“Si tratta di un piano di messa a reddito degli spazi comunali necessario a valorizzare il patrimonio immobiliare da un punto di vista sia economico sia qualitativo, sgravando così le casse del Comune da elevati costi di ristrutturazione che saranno sostenuti dai privati”, ha detto l’assessore al Commercio, Attività produttive e Turismo Franco D’Alfonso.
Le nuove assegnazioni in Galleria saranno effettuate avendo come modello il bando di assegnazione degli spazi occupati da McDonald’s. I nuovi bandi prevedranno l’obbligo per il concessionario di ristrutturare l’immobile e di realizzare l’adeguamento funzionale e impiantistico in base a un progetto che dovrà ottenere l’approvazione della Soprintendenza. Sarà premiata l’offerta più alta rispetto alla base d’asta per gli spazi non superiori ai 300 metri quadri, mentre per quelli più vasti sarà richiesto anche un progetto di gestione che illustri le attività che si intendono svolgere. La durata della concessione sarà fissata in 18 anni.
Segreteria Ufficio Stampa Tel. +39 02 884 50150
Castellano: “Una ‘casa delle associazioni’ per i soggetti senza scopo di lucro”
Milano, gennaio 2012 – Gare pubbliche per individuare i nuovi affittuari, contratti a prezzo di mercato, ristrutturazione degli immobili a carico dei concessionari. Cambiano i criteri di gestione della Galleria Vittorio Emanuele, con un piano di valorizzazione all’insegna della trasparenza e della razionalizzazione degli spazi, che consentirà all’Amministrazione comunale di aumentare gli introiti dagli attuali 127.000 euro a 1.085.000 euro all’anno.
Il progetto di messa a reddito è imperniato sulla valorizzazione dei piani alti dei cinque palazzi della Galleria, per una superficie complessiva di 2.714 metri quadri. Attualmente, il valore medio degli affitti è di 46 euro al metro quadro, a fronte di una stima di mercato di 400 euro che, se applicata, porterebbe a un incremento degli affitti di oltre il 750%.
Di comune accordo con gli affittuari, l’Amministrazione sta studiando soluzioni alternative per i soggetti che hanno sede in Galleria. Si tratta di una procedura già sperimentata con il bando di via Foscolo 3 e con il Fondo Immobiliare 1 e 2. In particolare, per gli enti e le associazioni l’ipotesi è offrire l’immobile di via Duccio di Boninsegna 21/23, dotato delle caratteristiche più favorevoli per ospitare soggetti senza scopo di lucro. In questo modo, inoltre, enti e associazioni potrebbero beneficiare di un abbattimento del 70% dell’affitto in base a quanto previsto dal Regolamento comunale per le sedi in posizione semicentrale.
“Abbiamo ascoltato una per una tutte le associazioni locatarie degli spazi in Galleria e preso nota di tutte le loro esigenze. L’edificio di via Duccio di Boninsegna è particolarmente adatto per ospitarle, in quanto prestigioso e situato al centro. Ogni associazione avrà modo di verificare l’idoneità dei nuovi spazi e poi decidere. Abbiamo preso questa decisione nell’interesse della città: in un momento di grande crisi non è concepibile non valorizzare il patrimonio immobiliare più prestigioso”, ha dichiarato l’assessore alla Casa e Lavori pubblici Lucia Castellano.
“Si tratta di un piano di messa a reddito degli spazi comunali necessario a valorizzare il patrimonio immobiliare da un punto di vista sia economico sia qualitativo, sgravando così le casse del Comune da elevati costi di ristrutturazione che saranno sostenuti dai privati”, ha detto l’assessore al Commercio, Attività produttive e Turismo Franco D’Alfonso.
Le nuove assegnazioni in Galleria saranno effettuate avendo come modello il bando di assegnazione degli spazi occupati da McDonald’s. I nuovi bandi prevedranno l’obbligo per il concessionario di ristrutturare l’immobile e di realizzare l’adeguamento funzionale e impiantistico in base a un progetto che dovrà ottenere l’approvazione della Soprintendenza. Sarà premiata l’offerta più alta rispetto alla base d’asta per gli spazi non superiori ai 300 metri quadri, mentre per quelli più vasti sarà richiesto anche un progetto di gestione che illustri le attività che si intendono svolgere. La durata della concessione sarà fissata in 18 anni.
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