lunedì 24 maggio 2010

SALUTE a Milano a cura di ACR.


PRESENTATA LA DECIMA EDIZIONE DI "CONVIVIO"
Landi: “Prevenzione arma principale contro l’aids”

Milano, 24 maggio 2010 – L’assessore alla Salute Giampaolo Landi di Chiavenna è intervenuto questa mattina a Palazzo Marino alla presentazione della decima edizione di Convivio, la mostra mercato di beneficenza che dal 1992 abbina sensibilità artistica e sociale per raccogliere fondi da destinare alla lotta contro l’Hiv. Uno scopo che quest’anno, oltre all’impegno del professor Mauro Moroni, può contare su due testimonial, presenti oggi alla conferenza stampa in Sala Alessi, l’attrice Maria Grazia Cucinotta e il conduttore televisivo Francesco Facchinetti. Dalla prima edizione Convivio è in crescita costante, come è purtroppo costante l’aumento delle persone affette da Aids. Basti pensare che in Italia s’infettano tra le 4mila e le 6mila persone all’anno, un terzo delle quali in Lombardia. Ogni 11 nuovi casi 3 si registrano a Milano dove vengono contagiate 750 persone all’anno e in una percentuale molto alta, pari al 39%, la diagnosi è tardiva. “Si rende pertanto necessario - dichiara l’assessore Landi di Chiavenna - ampliare la campagna d’informazione e di formazione culturale per contrastare la diffusione della malattia. La mancanza di precauzioni e la superficialità nell’approccio ai rapporti sessuali non protetti è un fatto di cultura sociale che vede l’Assessorato alla Salute fortemente impegnato. Bisogna superare la logica della vergogna e fare in modo che le famiglie intraprendano un percorso di educazione ai corretti stili di vita assieme ai loro figli perché i dati più allarmanti riguardano i giovanissimi”.

Per un adolescente su 6 il primo rapporto sessuale avviene a 14 anni e a preoccupare maggiormente è il fatto che il 37% delle ragazze milanesi sotto i 26 anni non usa il preservativo. La prima volta, nel 10% dei casi, accade addirittura “tra i banchi di scuola con un partner che, per il 43% delle giovani prima che raggiungano i 26 anni, è destinatati a essere soppiantato da altri quattro. I partner poi, nella maggioranza dei casi, sono occasionali”. “Per rispondere all’allarme, l’Assessorato alla Salute - spiega Landi di Chiavenna – ha creato un laboratorio di consulenza dove nel pomeriggio i ragazzi verranno accolti per essere informati nel campo dell’educazione sessuale. Perché è bene che di Aids a Milano si continui a parlare, benché persistano inibizioni e tabù. In questi anni abbiamo assistito allo sdoganamento di un pesante stigma sociale che ha comportato però un pericoloso alleggerimento nella percezione collettiva della gravità dell’infezione. L’ingresso disinvolto nella sessualità da parte dei giovani e la disponibilità di cure sempre più efficaci hanno in parte ridimensionato, purtroppo, il terrore per l’epidemia che sappiamo essere subdola e in continua espansione”.

“Ad essere cambiati - continua l’assessore - sono il tono e la disponibilità culturale con cui oggi parliamo di Aids. La normalità dell’epidemia è diventata il nuovo fronte di discussione. Non si ha più paura d’ammettere che ad ammalarsi sono persone con un lavoro normale, spesso una famiglia, una compagna o una fidanzata. Il merito è evidentemente anche di manifestazioni come Convivio che hanno imposto un modo di guardare all’Aids disincantato, ma positivo, serio e al contempo gioviale. Il connubio tra la moda, anzi l’alta moda dei migliori tra gli stilisti italiani e del mondo, nasceva peregrino, ma nella sua stessa eccentricità poneva una questione cruciale: l’Aids è una malattia che può toccare chiunque. Il messaggio lanciato da Convivio nell’ormai lontano 1992 era esattamente questo: una robusta presa di coscienza, una responsabilizzazione. Lo scintillio e il prestigio della moda potevano veicolare un’importante comunicazione etica: questa è una malattia che si sconfigge con comportamenti improntati al buon senso. É lo spirito con cui si affronta l’Aids, insomma, a fare la differenza. Perché l’Aids, prima ancora che curata, dev’essere prevenuta con ogni mezzo”.

“In queste dieci edizioni di Convivio - aggiunge Landi - abbiamo, insomma, imparato a parlare di Hiv con liberale schiettezza, affermando che il principale strumento per combatterla è la prevenzione. La posizione dell’Assessorato alla Salute è molto chiara e netta. Si fa pessima politica quando si mette la testa sotto la sabbia per una sorta di timore reverenziale verso ciò che non vorremmo ascoltare. La prevenzione è altra cosa: informa, sensibilizza, coglie i problemi al loro primo sorgere, senza aspettare che s’incancreniscano. É quanto fa Convivio, regalando a Milano un momento di divertimento e di presa di posizione etica, e quanto continuerà a fare l’Assessorato alla Salute lavorando sulla prevenzione con i giovani, con le donne, con la cittadinanza”. “Per questo - conclude l’assessore -abbiamo lanciato, con alcuni partner privati, il progetto di un laboratorio permanente per attività di consulenza rivolte ai ragazzi e alle ragazze di Milano sulle modalità d’infezione da Aids e in generale sui rischi di una sessualità non protetta”.

www.acraccademia.it

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